domenica 5 luglio 2020

La verità sul caso Harry Quebert di Joël Dicker


LA VERITA’ SUL CASO HARRY QUEBERT
Joël Dicker

La verità sul caso Harry Quebert è un fiume in piena, travolge il lettore e lo calamita dalla prima all’ultima pagina. È il giallo salutato come l’evento editoriale degli ultimi anni: geniale, divertente, appassionante, capace di stregare prima la Francia, poi il mondo intero.


Editore: Bompiani (21 maggio 2015)
Collana: Narrativa straniera
Genere: Thriller
N° pagine: 784


Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito.
Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d’America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell’oceano. Convinto dell’innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent’anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.



La mia opinione

Ebbene, sì, l’ho letto anch’io. A circa sette anni dalla sua trionfale uscita l’ho comprato e ho scoperto finalmente qual è la verità sul famoso caso Harry Quebert. Ormai non ci dormivo la notte e mi sono detta che era assolutamente giunto il momento che anch’io sapessi il finale di questo annoso mistero. E la domanda che mi ha accompagnato per tutta la lettura è stata, per dirla alla Ezio Greggio: ‘È lui o non è lui?’

L’ho letto durante la quarantena e, complice il maggior tempo a disposizione, le 775 pagine sono volate in meno di una settimana.
Non vi dirò se mi è piaciuto oppure no, su questo libro è stato detto fin troppo.

Di sicuro la scrittura è scorrevole, come giallo è strutturato molto bene e i colpi di scena si susseguono; la curiosità, che libri come questo solleticano, ti fa venir voglia di voltare pagina, non c’è dubbio. Però, ho trovato questo libro molto… come dire… molto americano (anche se scritto da uno svizzero). 

Mi ha vagamente ricordato ‘I segreti di Twin Peaks’, che negli anni ’90 spopolò. Uno sperduto paesino dell’America sconosciuta, quattro anime che si conoscono fin dalla nascita, il mistero di una ragazzina scomparsa. Un mistero apparentemente inspiegabile e irrisolvibile, che con il passare del tempo svela retroscena dai dettagli che non immagini, ma che da una storia come questa ti aspetti. Scheletri nascosti negli armadi di ognuno dei personaggi coinvolti.

La crisi da pagina bianca del protagonista scrittore, la fortuna del primo libro e il suo vuoto letterario sono ripetute fino alla nausea.

È senza dubbio un libro ben scritto e la voglia di voltare pagina per scoprire nuove inquietanti verità nascoste ti prende fin dalle prime pagine, però è tutto un ‘già visto’, fin troppe volte.

Forse l’averlo letto a distanza di anni dall’uscita me lo ha fatto scadere; di questo libro e del conseguente film, è stato detto di tutto. Se l’avessi letto al tempo del lancio, probabilmente, mi avrebbe regalato altre emozioni.

Per i pochi che ancora non l’hanno letto, buona lettura!




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