venerdì 10 aprile 2020

Il Racconto dell'Ancella - I Testamenti di Margaret Atwood

       IL RACCONTO DELL'ANCELLA - I TESTAMENTI
Margaret Atwood

Editore: Ponte alle Grazie (2019)
Collana: Scrittori
Genere: Fantascienza
N° pagine: 398 (Il racconto dell’ancella) - 502 (I testamenti)


Il racconto dell’ancella: In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Gilead: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.

I testamenti: «Il nostro tempo insieme sta per cominciare, mio lettore. Può darsi che vedrai queste pagine come un fragile scrigno da aprire con la massima cura. Può darsi che le strapperai o le brucerai: con le parole accade spesso». Hai fra le mani un'arma pericolosa, caricata con i segreti di tre donne di Gilead. Stanno rischiando la vita per te. Per tutti noi. Prima di entrare nel loro mondo, forse vorrai armarti anche di questi pensieri: «La conoscenza è potere». «La Storia non si ripete, ma fa rima con sé stessa»


La mia opinione
Ho comprato I testamenti e, ovviamente, non sono potuta uscire dalla libreria senza aver preso anche il prequel: Il racconto dell’ancella. I due libri, a mio avviso, non possono essere letti separatamente, per il finale aperto del primo, che lascia troppe cose in sospeso, e per la crescente sensazione di rivalsa che quasi fino alla fine rimane solo una sensazione. Il lettore meritava un seguito e l’autrice decide di concederglielo a distanza di oltre trent’anni.
La Atwood cattura il lettore poco a poco, con il suo ritmo lento e, proprio per questo, inquietante.
Per riuscire ad entrare appieno nella storia ho dovuto sforzarmi di superare due ostacoli, che nella fase iniziale mi sembravano insormontabili: il primo è l’ambientazione. Ci ho messo diverse pagine per collocare la storia nel tempo e nello spazio.
Il secondo riguarda la condizione delle donne di Gilead, la loro totale sottomissione all’uomo, il divieto di leggere e scrivere, la mancanza totale di diritti e di ogni libertà (perfino quella di vestirsi o di parlare), la suddivisione in caste, le punizioni atroci per i trasgressori, la procreazione affidata esclusivamente alle ancelle, considerate semplici macchine da riproduzione, senza un’anima, senza una vita, senza alcun futuro da meritare.
Superati questi due ostacoli, la lettura decolla, perché aleggia il seme della ribellione, perché sotto la superficie di questo mondo, falso e forzatamente perfetto (non così lontano dal mondo reale), esiste una perversione che emerge in tutta la sua prepotenza. Quindi il lettore si aspetta che qualcosa cambi prima o poi; deve essere così!
Ne I Testamenti il ritmo, gestito attraverso la testimonianza di tre donne, è da subito più incalzante; c’è un momento preciso in cui il lettore si anima, all’inizio della storia, in cui il seme della ribellione emerge in tutta la sua potenza, soprattutto perché il pensiero arriva da Zia Lydia, la leader indiscussa della dottrina gileadiana; pensiero che formula ben prima di diventare una Zia, anzi LA Zia: “Rifarò i conti con voi. Non importa quanto tempo servirà e quanta merda dovrò mangiare nel frattempo, ma ci riuscirò.”

Sono molto curiosa di vedere la serie tv ispirata alla storia, The Handmaid’s Tale.
Due libri che non possono mancare nella biblioteca di ogni lettore. Da leggere assolutamente.

Nessun commento:

Posta un commento