domenica 5 aprile 2020

La bambina e il nazista di Franco Forte e Scilla Bonfiglioli


LA BAMBINA E IL NAZISTA 
Franco Forte e Scilla Bonfiglioli

Editore: Mondadori (gennaio 2020) 
Collana: Omnibus 
Genere: Romanzo storico 
N° pagine: 312 

Germania, 1943. Hans Heigel, ufficiale di complemento delle SS nella piccola cittadina di Osnabrück, non comprende né condivide l'aggressività con cui il suo Paese si è rialzato dalla Prima guerra mondiale; eppure, il timore di ritorsioni sulla propria famiglia e la vita nel piccolo centro, lontana dagli orrori del fronte e dei campi di concentramento, l'hanno convinto a tenere per sé i suoi pensieri, sospingendolo verso una silenziosa convivenza anche con le politiche più aberranti del Reich. Più importante è occuparsi della moglie Ingrid e, soprattutto, dell'amatissima figlia Hanne.
Fino a che punto un essere umano può, però, mettere da parte i propri valori per un grigio quieto vivere?
Hans lo scopre quando la più terribile delle tragedie che possono capitare a un padre si abbatte su di lui, e contemporaneamente scopre di essere stato destinato al campo di sterminio di Sobibór.
Chiudere gli occhi di fronte ai peccati terribili di cui la Germania si sta macchiando diventa d'un tratto impossibile... soprattutto quando tra i prigionieri destinati alle camere a gas incontra Leah, una bambina ebrea che somiglia come una goccia d'acqua a sua figlia Hanne.
Fino a che punto un essere umano può spingersi pur di proteggere chi gli sta a cuore? Giorno dopo giorno, Hans si ritrova a escogitare sempre nuovi stratagemmi pur di strappare una prigioniera a un destino già segnato, ingannando i suoi commilitoni, prendendo decisioni terribili, destinate a perseguitarlo per sempre, rischiando la sua stessa vita... Tutto, pur di non perdere un'altra volta ciò che di più caro ha al mondo.

Ispirandosi a fatti drammatici quanto reali, Franco Forte e Scilla Bonfiglioli ci trasportano nelle tenebre profondissime di una pagina di Storia che non si può e non si deve dimenticare - soprattutto oggi - mostrando però che persino nella notte più nera possono accendersi luci di speranza, a patto di vincere le nostre ipocrisie e lasciarci guidare dall'unica che ci accomuna tutti: la nostra umanità.


La mia opinione
È un romanzo che scuote le coscienze ed è una lettura che non lascia indifferenti. L’ho letto in due giorni, senza riuscire a staccare mai il pensiero dalla storia. La commozione tocca livelli profondi, al pari della rabbia, che tocca vette sconfinate, per il senso di impotenza e di umiliazione che bucano lo stomaco.
Ammetto di aver dovuto interrompere la lettura in più occasioni, perché questo bellissimo romanzo fa male, fa arrabbiare e fa piangere. Dietro queste emozioni c’è la lucida consapevolezza, che pur nella narrazione letteraria, gli orrori raccontati attraverso gli occhi frustrati di un ufficiale delle SS, sono successi realmente. Dietro ad ogni bambino indifeso, dietro ad ogni corpo scheletrico, dietro ad uno sguardo smarrito o a una testa rasata c’era una storia da raccontare, un’anima, una vita.
Un romanzo che ti tocca nel profondo. Da leggere, per non dimenticare, mai!

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