CORPO FELICE
Dacia
Maraini
Editore: Rizzoli (novembre
2018)
Collana: Scala Italiani
Genere: Narrativa
Contemporanea
N° pagine: 238
Una
madre che non ha avuto il tempo di esserlo. Un figlio mai cresciuto. Tra di
loro, i giorni teneri e feroci, sognati eppure vividissimi che non hanno
vissuto insieme. E un dialogo ininterrotto che racconta cosa significa
diventare donne e uomini oggi. A più di quarant'anni dai versi che hanno
disegnato i contorni di un cambiamento possibile - "Libere infine di
essere noi / intere, forti, sicure, donne senza paura" - Dacia
Maraini riavvolge il filo di una storia tempestosa, quella al femminile,
attraverso le parole di una madre a un figlio perduto, il suo, che cammina
verso la maturità pur abitando solo nei ricordi. È così che l'immaginazione si
fa più vera della realtà, come accade per tutte le donne che popolano i suoi
libri - Marianna, Colomba, Isolina, Teresa - e sono arrivate a noi con le loro
voci e i loro corpi. Corpi che non hanno mai smesso di cercare la propria via
per la felicità, pieni di vita o disperati per la sua assenza, amati o violati,
santificati o temuti, quasi sempre dagli altri, gli uomini. Ed è proprio a loro
che parlano queste pagine. Agli occhi di un bambino maschio non ancora uomo.
Per ricordare a lui e a tutti noi, sul filo sottile ma resistente della
memoria, che solo quando l'amore arriva a illuminare le nostre vite, quello tra
i sessi non sarà più uno scontro ma l'incontro capace di cambiare le regole del
gioco.
La mia opinione
Che
dire? Dacia Maraini non ha certo bisogno di presentazioni. È una delle più straordinarie scrittrici della letteratura italiana, dallo stile narrativo elegante e al
tempo stesso diretto e crudo.
In
questa sua ultima fatica la Maraini ci coinvolge in un dialogo intimo e quanto
mai reale con il figlio perduto, che immagina nascere, crescere e diventare
uomo.
Una
lettura che ci fa entrare in punta di piedi nei pensieri più intimi
dell’autrice, che lei stessa ci permette di esplorare, portandoci con sé nelle
sfaccettature di ciò che sarebbe stato il suo essere madre, nel suo rapporto
con un figlio mai stato figlio, ma che sente più vivo che mai.
E
nel fare questo l’autrice attraversa il tempo e la storia, il suo essere dapprima
una bambina sveglia e curiosa e successivamente un’adulta riflessiva e una
madre mancata.
La condizione femminile, tema da sempre molto caro a Dacia Maraini, è al centro delle sue riflessioni in un excursus storico-letterario sulle ingiustizie subite, sulle sofferenze patite, sulla sete di riscatto e la voglia di essere felici.
La condizione femminile, tema da sempre molto caro a Dacia Maraini, è al centro delle sue riflessioni in un excursus storico-letterario sulle ingiustizie subite, sulle sofferenze patite, sulla sete di riscatto e la voglia di essere felici.
Il
libro non è lunghissimo ed è scritto a caratteri grandi, quindi è una lettura
veloce, ma che vi farà riflettere.
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